FONDAMENTALE PER L’ALLENAMENTO E PER
IL RECUPERO
Nell’evoluzione dell’essere umano si
sono verificati numerosi
adattamenti della postura e molti
cambiamenti funzionali degli arti, in particolare il piede ha avuto
un compito molto importante: quello
di sostenere il carico di tutto il corpo, e, se pur esposto a
diverse patologie, la sua evoluzione
è stata eccellente, anche grazie anche alla sua sensibilità.
Partendo da queste considerazioni, è
fondamentale per ogni atleta, ma non solo, migliorare le
capacità propriocettive per
aumentare la comunicazione e la trasmissione tra piede e terreno.
Il termine “propriocettivo” deriva
dal latino “proprius” ossia “che appartiene a se stesso” ed è
definito come il senso di posizione
e di movimento degli arti e del corpo che si ha
indipendentemente dalla vista. La
propriocezione è una qualità fondamentale per il controllo del
movimento e della stazione eretta.
I recettori interessati in questa
capacità del nostro corpo sono: i fusi neuromuscolari, gli organi
tendinei, i recettori delle capsule
articolari ed i recettori cutanei. Questi recettori inviano ai centri
nervosi una serie di informazioni
sullo stato tensionale dei muscoli, dei legamenti e delle capsule
articolari. I centri superiori
elaborano le informazione divenendo coscienti della posizione dei vari
segmenti corporei e del loro
spostamento durante il movimento. In base alle sensazioni ricevute i
centri nervosi superiori inviano poi
ai muscoli stimoli per apportare le correzioni del caso sia in
statica che in dinamica. È dunque
questo il sistema che regola la postura. I fusi neuromuscolari
sono situati in parallelo alle fibre
muscolari e avvertono le variazioni di lunghezza del muscolo e la
velocità di allungamento. Questi
segnali eccitano le cellule nervose motrici che controllano le fibre
muscolari scheletriche. Pertanto,
l'improvviso stiramento del muscolo determina una contrazione
riflessa che si oppone
automaticamente allo stiramento. Gli organi tendinei del Golgi situati nella
giunzione muscolo-tendinea
sovraintendono il riflesso di stiramento inverso. Leggono un aumento
di tensione a livello della
struttura dove sono situati e informano il sistema nervoso il quale da un
segnale di avvertimento ai muscoli,
i quali provvedono a rilassarsi.
La propriocezione vive sul continuo
scambio di informazioni che raggiungono il sistema nervoso e
di azioni indotte dallo stesso per
far sì che il soggetto rispetti in ogni momento le caratteristiche di
equilibrio, confort e non dolore.
Per dare un’idea del lavoro dei
recettori, immaginiamo una rete molto fitta di canali all’interno dei
quali devono passare informazioni
molto velocemente; se questi canali non sono liberi o
sufficientemente grandi, lo scambio
di informazioni è lento. Se la superficie utilizzata e i punti di
trasmissione sono pochi, le
informazioni sono poche.
Per questo è importante migliorare
la sensibilità del piede senza tralasciare le ginocchia, le anche,
il bacino, schiena ed altro, dove
tutto deve agire in sinergia.
Perciò bisogna considerare il piede
come tramite mediatore tra il corpo ed il terreno sempre pronto
a trasmettere l’energia cinetica
prodotta dal movimento attraverso i canali sensoriali pronti a dare
tutte le informazioni, anche quelle
a noi impercettibili, per favorire la corretta posizione del corpo
rispetto al terreno.
La percezione dell’appoggio del
piede a terra oltre che a migliorare la sensibilità motoria e la
condizione fisica, ci permette una
padronanza del nostro corpo, riuscendo a distinguere le
situazioni di disagio e per regalare
al corpo prestazioni sempre più efficienti.
Allenamento della capacità
propriocettiva
Per molte discipline l’allenamento
della capacità propriocettiva è essenziale, vedi sci, pattinaggio,
karatè, judo, et al., mentre per
tutte le altre è complementare all’allenamento al fine di evitare
infortuni.
“L'equilibrio, in realtà, dipende
più dalla capacità individuale di recuperarlo quando lo si è perso,
piuttosto che dall'abilità a non
perderlo". Esso infatti, non è rappresentato da una situazione
definita, ma deriva da un continuo
adattamento tonico-posturale-coordinativo. L'allenamento deve
essere basato su esercitazioni che
inducono la muscolatura a reagire utilizzando il pieno
funzionamento di tutte le aree d'informazione,
affinché ci sia una corrispondente ed appropriata
risposta motoria alla nuova
situazione posturale.
Il miglioramento dell'equilibrio
passa attraverso l'allenamento finalizzato al mantenimento della
posizione voluta, unito ad
un'elevata capacità di correzione degli sbilanciamenti.
Gli attrezzi
Gli esercizi di propriocettività
possono essere eseguiti con il piede in appoggio al suolo o con
l'utilizzo dei seguenti attrezzi:
Tavola tonda
Tavoletta di circa 40 cm di
diametro, in genere di legno, sotto la quale è
fissata una mezza sfera: il grado
d'instabilità è inversamente proporzionale
al raggio della mezza sfera.
Tavola rettangolare
Tavoletta di circa 40 x 30cm, in
genere di legno, sotto la quale è fissato un mezzo cilindro che crea
un grado d'instabilità laterale.
Esercizi propriocettivi
STAZIONE ERETTA CON DOPPIO APPOGGIO
Ritti, in doppio appoggio
sull'attrezzo, mantenere una posizione d'equilibrio
CON SINGOLO APPOGGIO
Ritti, in appoggio sull'attrezzo con
un solo arto, mantenere una posizione d'equilibrio
AD OCCHI CHIUSI CON SINGOLO APPOGGIO
Ritti, ad occhi chiusi, in appoggio
senza attrezzi con un solo arto, mantenere una posizione
d'equilibrio per almeno 10 secondi.
Ripetere prima su un piede e poi sull’altro
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